• Aprile 22, 2024

Perché un Imprenditore “Leone” fa la fine dell’agnello? #emamotorsport

DiClass Alfa

Dic 14, 2021
ema motorsport morto

Da qualche giorno si é impiccato nella sua officina in provincia di Pavia un noto meccanico, ormai imprenditore, con milioni di seguaci sui social e tantissimi contratti importanti con produttori di componenti meccaniche.

Io non lo conoscevo e ho in questi giorni avuto modo di capire chi fosse il famoso Emanuele Sabatino, noto come “Ema Motorsport”.

La sua storia imprenditoriale é molto appassionante perché a viverla e raccontarla é stato una grande persona. Non ci sono parole migliori, Ema era davvero una persona genuina, e non lo dico perché é morto, basta vedere un paio di video per respirare immediatamente il suo spirito nobile e a livelli elevatissimi di umanitá.

Fallito due volte, con il frigo letteralmente vuoto, si reinventa a 40 anni facendo video dalla sua officina perché semplicemente non aveva di meglio da fare. Senza mezzo cliente e con una famiglia da mandare avanti. In poco tempo esplode come fenomeno sui social, diventa un punto di riferimento per gli appassionati di meccanica italiani e il resto é storia. Consulenze ai produttori di componenti, visite sponsorizzate nelle linee di produzione, interviste e collaborazioni ovunque. Dopo tanti fallimenti, sulla base delle sue sole forze, riesce a rimettersi in piedi.

Vi metto sotto questa intervista in cui si racconta qualcosa sul suo fallimento e sulla sua ripresa. Colpisce molto quando dice che per fare l’imprenditore ad alti livelli devi fallire almeno una volta, come per far andare forte un motore lo devi fare scoppiare almeno una volta, per capire cosa cede e migliorarlo.

Allora, la domanda sorge inevitabile. Come fa un uomo con le palle d’acciaio cosí, che regge due fallimenti, a togliersi la vita per un divorzio? Perché resisti a tutto ma non alla perdita della tua famiglia?

Da tempo mi batto, e ci ho perso 3 canali Youtube e tantissime ore non pagate, sulla divulgazione di certe tematiche tra i giovani maschi. Considero importantissimo, anzi di VITALE importanza, che oggi tutti gli uomini abbiano ben chiaro quale istinto primordiale guida tutte le donne per capire come una donna possa comportarsi durante il corso della sua vita. Dobbiamo essere vaccinati, e perdere le speranze in partenza, il prima possibile. Dobbiamo insomma smettere di illuderci che la donna sia un essere nobile e privo di colpe, anche se sappiamo quanto questo sia difficile in un mondo di froci e puttane dove la donna viene sempre dipinta come forte, indomabile e soprattutto deresponsabilizzata in ogni sua azione. In questo contesto piú che mai una donna si sente legittimata nell’attuare le peggiori condotte nei confronti di un uomo, anche se costui é il padre dei suoi bambini.

Ebbene il nostro Ema si é tolto la vita perché per la prima volta, a ben 45 anni, si é scontrato con un demone che ancora non conosceva: la bestialitá femminile. Uscito indenne da molte battaglie, il fatto che la moglie avesse da mesi un altro uomo lo ha invece portato al limite, in fin di vita, e la sentenza che gli avrebbe tolto la custodia dei figli sarebbe stata la goccia, il punto di non ritorno. Si dice infatti che Ema fosse ormai da mesi separato dalla moglie, ma che la notizia dell’affidamento dato a quest’ultima sia invece recente. Di colpo quindi non solo ha perso la moglie, probabilmente il grande amore della sua vita, ma anche i figli. Ed é facile vedere quanto quest’uomo fosse legato ai figli e quanto li amasse sinceramente.

Uno degli ultimi video del suo canale, probabilmente progettava giá di togliersi la vita.

Non ho intenzione in questo articolo di parlare dei divorzi e di come i giudici quasi nella totalitá dei casi favoriscano sempre la madre, senza analizzare a fondo caso per caso, in automatico. Voglio invece chiarire che secondo me a uccidere Ema é stata un’illusione.

Un uomo deve essere sempre preparato al peggio e deve essere in grado di staccarsi emotivamente dalle vicende per quanto queste lo tocchino da vicino. Dobbiamo, per sopravvivere, capire quanto sia difficile essere un Uomo, oggi piú che mai, in questa delirante societá femminile che pone gli uomini (bianchi etero ovviamente) in ultima posizione. [se sei frocio e negro tutti invece ti esaltano]. L’uomo é sempre il primo ad essere sacrificato oggi sull’altare dei nuovi valori, e quando un uomo come Ema si toglie la vita la vicenda non fa notizia. Fa invece grande scalpore il fatto che una puttanella arrivista vada in mezzo alla curva e prenda una pacchetta sul culo. Quello é qualcosa di inaccettabile, e la nostra societá malata accende i riflettori.

Su Ema invece nemmeno una prima pagina, colpevole non solo di essere un uomo ma anche di non essere particolarmente attraente, quindi totalmente invisibile nella nostra societá dell’immagine. La sostanza non conta nulla, il fatto che fosse un imprenditore con le palle che muoveva milioni di euro e generava posti di lavoro non conta una sega, é solo l’ennesimo morto, un’altra vittima invisibile del circo rosa in cui siamo costretti a vivere.

Class Alfa

Appassionato di miglioramento personale. Esperto di chirurgia plastica e maxillofacciale, sociologia e gestione di micro impresa.

4 commenti su “Perché un Imprenditore “Leone” fa la fine dell’agnello? #emamotorsport”
  1. dieci e lode,
    class:
    un articolo da incorniciare.

    spero proprio che anche i figli di ema,leggano le tue conclusioni…
    che sono anche le mie e di milioni di altri uomini che si sono risvegliati in questo schifo.
    e spero che un domani rendano pan per focaccia a quella donna,
    trattandola come merita:
    ma a parte loro,
    credo anche che sia ora di dare un segnale….
    un segnale che la misura è colma:
    quindi mi auguro che in qualche modo gli estremi di questa donna finiscano sulla rete in chiaro,
    e che venga sepolta da una shitStorm di livello biblico…DOVUNQUE vada,
    in tutto il paese:
    al punto che sia costretta a vergognarsi,di uscire con la faccia.

    e non mi si venga a dire che esagero….
    La pacca a Greta Beccaglia è diventata quasi un affare di stato e quel povero cristo è stato crocefisso fino al punto che è scappato dalla sua abitazione…
    è stato sputtanato con faccia ed estremi in chiaro in tutta italia,
    dovrà affrontare un processo penale che non si sa come andrà a finire,
    e dovrà risarcire migliaia o decine di migliaia di euro a quelle chiappe assetate di sangue…

    e per cosa?
    per una cazzo di pacchetta sul sedere,data di sfuggita:
    NON un palpone insistito e con dito penetrante…e
    nemmeno uno stupro anale ad alta profondità:
    una pacchetta.

    quello che la moglie di ema ha fatto al padre dei suoi figli è un MILIONE di volte peggio:
    ce ne vogliamo rendere conto o no?
    ed è quello che fanno milioni di donne ogni anno,in tutto l’occidente…a danno di milioni di uomini,
    ma se ne sbattono i maroni tutti quanti,a cominciare dagli stessi media e dalle stesse istituzioni che stanno armando una tempesta per il caso beccaglia.
    è ora di finirla di tacere davanti a queste schifezze:
    ed è ora che queste donne,che si credono le vergini dai candidi manti…
    le sante maria goretti intonse da OGNI colpa verso chiunque,
    si guardino allo specchio,
    e si rendano conto,del mostro che sono diventate:
    e se loro non lo vogliono fare,è ora che noi uomini ci decidiamo a costringerle,a forza di improperi.

  2. La donna è mobile.
    Non condanno Ema per il gesto (da quello che risulta), ma nessuna donna merita la vita di una persona che tra l altro, aveva dato l anima per la sua famiglia.
    Distruggere una persona con l arma dei figli indica una cattiveria che non merita alcuna scusante.
    Ai posteri l ardua sentenza.

  3. Cazzo se hai ragione, non ho conosciuto Ema, ci sono arrivato solo attraverso i suoi contenuti questa settimana. Scopro che solo oggi che si è tolto la vita e non comprendo……
    Quindi cerco e ricerco una merda di motivazione per comprendere per quale motivo un uomo così (dove non servono tanto aggettivi per capire la sua cristallina passione) si toglie la vita… ecco ora si che sono incazzato e mi rammarico per non averlo conosciuto… chiedo perdono le mie espressioni un po’ forti, sicuro comunque del medesimo e condiviso sentimento.

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