• Aprile 18, 2024

Mentoplastica, l’operazione di cui potresti aver bisogno.

DiClass Alfa

Feb 8, 2021

Un caposaldo del miglioramento estetico hardcore.

Tra le componenti che sono fondamentali per dare simmetria e proiezione a un viso, il mento è sicuramente una delle parti più importanti.

Un buon mento può dare a un viso mediocre un aspetto comunque seducente e maschio, bilanciando magari un naso altrimenti troppo ingombrante.

Il caso eclatante del modello di fama mondiale David Gandy ha fatto scuola. Il buon Dio gli ha dato sì un naso molto grande, ma lo ha compensato con un mento che fa provincia e che per assurdo esalta il suo naso rendendolo una caratteristica particolare che altri modelli non hanno.

Il naso, per quanto mi riguarda, spesso è l’ultima parte da toccare quando vogliamo migliorare l’estetica di un uomo.

Il mentone di David Gandy, insieme ai suoi zigomi titanici, lo catapultano direttamente nell’Olimpo dell’estetica maschile

Voglio metterlo in chiaro una volta per tutte: se non hai un mento decente la qualità della tua vita è a rischio. La correzione di una deformità congenita o acquisita del mento può marcare la linea tra un’esistenza mediocre e una vita degna di essere vissuta. Per quanto mi riguarda un uomo con un mento piccolo e retruso ha ben poco da perdere sottoponendosi a quest’operazione, può solo guadagnare.

Un esemplare di Homo Inchiavabilis, riconoscibile dal suo mento piccolo e retruso. Non c’è pizzetto che tenga putroppo.

Il mento è una delle componenti più importanti nel viso in un uomo, seconda forse solamente alla maxilla e agli occhi. Un mento squadrato, sporgente e maschile può letteralmente salvarti la vita.

Opzioni chirurgiche.

Io, come molti altri temerari, mi sono sottoposto a una mentoplastica/genioplastica di avanzamento. Ho risolto il problema una volta per tutte chirurgicamente, ma vi avviso che non è una passeggiata. A quasi 16 mesi dall’operazione ho ancora fastidi, e la sensibilità è alterata, anche se sento che continua lentamente a migliorare.

Osteotomia.

L’opzione più invasiva, e ad oggi migliore per uomini e donne, è sicuramente la pratica di sezionare il mento sul piano orizzontale e riposizionare il segmento per migliorare le proporzioni.

Dettaglio della sezione eseguita durante un’osteotomia al mento.

Tendenzialmente un avanzamento di tre o quattro millimetri è sufficiente, ma nei casi più complessi può essere necessario avanzare oltre 10mm, abbassare o ruotare il mento, per avere una resa estetica tridimensionale massima. Ci sono casi poi dove il segmento viene portato indietro, per rendere il viso più armonioso. Spesso si opera in questo modo quando il paziente è in terza classe scheletrica, condizione che tende in certi casi ad allungare eccessivamente il mento.

Una volta che si è collocato il mento nella nuova posizione si utilizzano delle placchette e delle viti di titanio, come per le altre osteotomie. Alcuni dottori “vecchia scuola”, quando gli spostamenti lo consentono, utilizzano del filo metallico al posto delle placche.

Nel giro di poche settimane le due parti del mento separate dalla sezione inizieranno a ricollegarsi con un callo fibroso che piano piano diventerà un callo osseo molto duro. A 60 giorni il mento sarà in grado di sopportare urti moderati senza muoversi. La sensibilità in alcuni casi non viene intaccata, tutto dipende dalla mano del chirurgo e dalle particolarità anatomiche del paziente. Bisogna ricordare infatti che c’è il rischio concreto di danneggiare il nervo alveolare inferiore che determina la sensibilità di mento e labbro inferiore.

Un dettaglio del piano di sezione per evitare di danneggiare il nervo alveolare inferiore.

Protesi

Un’altra opzione da valutare è quella della protesi. Sebbene molto ben recensita dai medici che la propongono, io mi sento di sconsigliarla. Il risultato non è mai come quello dell’osteotomia. La protesi, specie se non fatta su misura, è leggermente evidente. In molti casi si vede proprio lo stacco tra ramo mandibolare e protesi. L’effetto alle volte non è naturale.

Un caso di protesi al mento di successo.

Un vantaggio della protesi è sicuramente la minor invasività dell’intervento. Mentre per l’osteotomia è necessario aprire una ferita larga e profonda, e ovviamente si deve tagliare l’osso, con la protesi si può fare un piccolo taglio di 2cm sotto al mento, che risulta pressoché invisibile dopo pochi mesi. La protesi viene collocata in posizione dal medico che apre uno spazio su misura nel periostio, lo strato più profondo di tessuto morbido che ricopre l’osso. Durante la guarigione il periostio si richiude avviluppando la protesi, che di fatto va ad imitare la funzione strutturale di un osso. Per quanto riguarda le protesi di silicone questo meccanismo naturale assicura la posizione, ma per altri materiali è possibile l’utilizzo di una o più viti che perforano l’osso e la protesi, assicurandone la rigidità.

Alcuni medici, è bene ricordarlo, inseriscono le protesi dall’interno, senza lasciare quindi cicatrici visibili.

Altro problema delle protesi è quello dell’ erosione ossea. Quando viene collocata una protesi vicino a un osso il nostro corpo reagisce per “fare spazio” all’oggetto estraneo. L’osso sottostante arretra leggermente, e questo è sicuramente un problema per chi volesse in futuro fare marcia indietro. Dopo alcuni anni, specie se la protesi si è mossa per qualche motivo, non necessariamente un urto, il medico piuttosto che eliminarla consiglierà di sostituirla. Questo è uno scenario che dobbiamo avere ben chiaro se vogliamo valutare la Protesi Al Mento.

Radiografia 3d di protesi dislocata.

Filler.

E veniamo, come fatto per la malaroplastica, ai filler. Sempre più di moda sono i trattamenti a base di acido ialuronico o altri composti per migliorare la geometria del mento. La cosa interessante, ma anche contro producente, è che i filler si riassorbono, e quindi i trattamenti vanno ripetuti. Questo può essere usato a nostro vantaggio per fare delle prove, il riassorbimento infatti non è uguale per tutti i prodotti. Nel caso del Radiesse per esempio si parla di un riassorbimento parziale, e alcune sedute dovrebbero dare risultati permanenti, a fronte di una fibrosi localizzata che sarebbe proprio il motivo della persistenza dei risultati.

Nel caso del mento, specie su un uomo, i filler vanno usati con molta attenzione per non sembrare dei pupazzi omosessuali. In generale mi sento di sconsigliarli se non si vuole diventare uncanny.

“Face sculpture” con il filler Juvederm Voluma.

I filler sono un ottimo prodotto, ma più adatti a un viso femminile, e ideali per migliorare certi dettagli del corpo di una donna. Su un uomo eterosessuale vanno usati con molta precisione e senza esagerare. Io personalmente non credo di prenderli mai in considerazione, preferisco un approccio Hardcore. Il più delle volte un uomo valuta i filler quando non ha il coraggio di andare sotto i ferri, questa è la verità.

La mentoplastica poi, in molti casi, non è risolutiva, e deve essere accompagnata almeno ad una Lefort 1 per poter armonizzare un viso deforme.

Un caso in cui il paziente, sebbene abbia fatto una mentoplastica, è comunque restato poco attraente. Senza Lefort 1 e BSSO un viso del genere non può migliorare. La base del naso “stirata” verso il basso indica un’ipoplasia del mascellare superiore.

Spero di aver chiarito anche per questa importante operazione tutti i principali pro e contro.

Scrivete nei commenti eventuali domande e sarò contento di rispondervi.

Class Alfa

Appassionato di miglioramento personale. Esperto di chirurgia plastica e maxillofacciale, sociologia e gestione di micro impresa.

12 commenti su “Mentoplastica, l’operazione di cui potresti aver bisogno.”
  1. Ma la Scucchia tipo quella di Ron Moss il famoso Ridge di Beautiful non è considerata un difetto come e quanto il mento retruso?

  2. restando in tema Fantagenitori.
    Crimson mentone potrebbe essere l’icona dell’uomo che piace alle donne (ovviamente dopo avergli tolto il fatto che combatte il crimine gratuitamente, cosa che di solito fa perdere status agli occhi del genere femminile).

  3. la chirurgia è la soluzione più invasiva ma non è per tutti, solo per chi ha svariati k da parte e delle palle di ferro . nell’osteotomia o ancora peggio nel lefort 1 il chirurgo spacca letteralmente il viso del paziente e molte cose possono andare storte, a partire dal danneggiamento dei nervi facciali . Il problema della chirurgia plastica è che è “one shot” hai un tentativo e ti deve andare bene sennò sei fottuto
    nel mio caso ho una long face causata da respirazione orale perpetuata per anni , un lefort con un avanzamento della maxilla migliorerebbe sia respirazione che estetica ma 1)20k non ce li ho e se ce li avessi preferirei usarli in altro 2)tenermi delle placche in titanio nel cranio a vita non è il massimo 3) il gioco non vale la candela perché non migliorerei di molto esteticamente ; il mio livello estetico attuale mi consente già di rimorchiare qualche pulzella senza sforzo eccessivo . in sostanza nel mio caso il rapporto rischio-beneficio è troppo basso
    per come la vedo io questi interventi se li fa o un temerario/incoscente con dei coglioni di ferro oppure persone non messe bene esteticamente che quindi non hanno nulla da perdere
    comunque ottimo articolo continua così

    1. Se sei sereno e rimorchi ragazze normopeso fai bene a non operarti. Poi dipende anche dalle ambizioni di ognuno, è un po’ come il lavoro. Se guadagni già 1800 euro al mese con un indeterminato chi te lo fa fare di metterti in proprio? Certo potresti guadagnare moltissimo, ma potresti anche fallire. Dipende dalla tua voglia di soldi e potere.

      La Lefort 1 comunque è sicurissima e molto collaudata, non rischi quasi niente. Le placche di titanio non danno problemi, poi comunque sono già uscite quelle riassorbibili ma sono poco usate.
      Se sei respiratore orale fai attenzione all’apnea notturna e al cuore, non sottovalutare certi problemi.

      1. i respiratori orali come me sforzano di più il cuore e quindi ho meno aspettativa di vita ? oltre ad avere il cervello poco ossigenato ?

  4. Ciao Classalfa.
    Il 12 gennaio, quindi tra poco, dovrei eseguire una Rinoplastica abbinata a genioplastica con osteotomia.
    Ti chiederei la gentilezza di specificarmi un po’ gli effetti che hai riscontrato nel post operatorio per la genioplastica tipo dolore e insensibilità che mi spaventano non poco.
    Grazie mille in anticipo.

    1. Dipende dai casi perché ognuna ha i nervi messi in modo diverso. Io mento e labbro inferiore morti per molti mesi, dolore non moltissimo, molto di piú per la lefort.
      La sensibilitá non é ancora tornata tutta comunque, vediamo come va avanti.

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