• Novembre 21, 2024

Cosa rende maschio un uomo? #dimorfismo

DiClass Alfa

Mar 6, 2021

In questo articolo ho spiegato quali sono le caratteristiche che rendono un viso funzionale, armonico e dunque bello.

Oltre a questo è fondamentale analizzare il dimorfismo, cioè l’insieme di caratteristiche che differenziano il maschio dalla femmina e lo rendono quindi attraente, eccitante e immediatamente identificabile come Uomo.

Per quanto riguarda il corpo le caratteristiche non sono molte. Intanto nella nostra specie i maschi sono più grandi delle femmine quindi la prima caratteristica del dimorfismo è la statura, unita alla dimensione generale del corpo.

Chi non ha mai sentito dire una donna che ama le mani grandi e le spalle larghe oltre alla mera altezza?

Per essere maschile una struttura non deve essere solo grande, ma deve anche avere proporzioni maschili.

La principale differenza è quella del rapporto tra vita e fianchi. Questo è il primo marcatore del maschio, che non dovendo partorire bambini non ha necessità di avere i fianchi larghi. Le femmine della nostra specie infatti si sono evolute nei millenni in funzione della loro funzione: partorire figli con un cranio enorme. I fianchi stretti sono anche utilissimi ai fini delle prestazioni atletiche, e infatti le donne dotate di grandi curve fanno una certa fatica a correre. Noterete che alle finali delle olimpiadi di atletica femminile le concorrenti hanno tutte una forma del corpo molto maschile. Le culone vengono fatte fuori dalla competizione.

Il confronto tra la struttura maschile e quella femminile. Alcuni maschi, purtroppo, si ritrovano una struttura ginoide.

Il corpo deve quindi essere grande, possente e maschile nelle proporzioni.

Ultimo dettaglio è quello delle mani. Il maschio tende sempre ad avere gli indici corti e gli anulari grandi, le donne di contro hanno gli indici lunghi. Non è un caso se sono così ossessionate dalle mani…inconsciamente vogliono capire a che dosi di testosterone siamo stati esposti durante lo sviluppo embrionale. È proprio nel corpo della madre che il maschio sviluppa questa caratteristica.

A sinistra una mano maschile caratterizzata da indice corto e anulare e mignolo robusti.

Il teschio.

Andando alla parte più importante le differenze iniziano ad essere diverse.

Partendo dall’alto il maschio sviluppa una fronte più bassa e una particolare sporgenza. Il maschio virile e dimorfico avrà una glabella visibile e sporgente.

A sinistra un teschio maschile caratterizzato da una glabella sporgente.

Il naso maschile tende ad essere non più grande, ma più robusto e spesso.

Gli zigomi sono più alti nell’uomo, e più compatti. La donna di contro li ha sempre un po’ più larghi e morbidi per via degli accumuli adiposi localizzati.

La maxilla nel maschio è idealmente più impattata, dando al viso un aspetto più solido, e una mandibola conseguentemente più sporgente della donna.

Oltre alla glabella, sostanzialmente assente nella donna, l’uomo sviluppa due sporgenze particolari sugli angoli goniali. Avendo la maxilla più in alto, e avendo le estremità della mandibola più appuntite, i maschi sviluppano un terzo inferiore più squadrato, mentre le donne lo sviluppano più triangolare. L’impatto generale della mandibola è diverso anche dal mento, che nell’uomo è quadrato e non a punta.

La mandibola di Olivia Wide, sebbene enorme, resta femminile e morbida nel contorno.
La mandibola maschile di Robert Pattinson. Mento squadrato e angoli appuntiti.

Il viso maschile sviluppa delle sporgenze ossee che la donna non manifesta. Ciò è anche esaltato dalla ridotta massa grassa globale. Il corpo del maschio, essendo cacciatore e atleta per natura, è asciutto e muscoloso. La donna invece accumula sempre più grasso, specialmente in zone strategiche, per poter nutrire un eventuale figlio.

L’impatto degli ormoni e della genetica non si manifestano solo su muscoli e ossa.

Un altro marcatore che differenzia i maschi dalle femmine è la peluria. L’ormone DHT (diidrotestosterone) stimola in modo particolare i follicoli degli uomini. Le donne sono sprovviste di questo ormone maschile particolare, mentre hanno comunque il testosterone, prodotto dal corticosurrene. Il DHT è l’ormone più importante nella manifestazione dei caratteri sessuali secondari, cioè le doti che fanno di un ragazzino un uomo.

I follicoli del petto e del viso in un uomo sono stimolati a crescere dal DHT e in pochi anni gli adolescenti maschi si ritrovano coperti di peli e barba.

Anche sul cuoio capelluto si evidenzia un’azione del DHT. L’attaccatura dei capelli negli uomini è diversa da quella della donna, anche in totale assenza di calvizie. Mentre la donna ha una fronte ovale gli uomini hanno una fronte tendenzialmente dritta o a M.

Non abbiamo modo di capire come la calvizie, tanto odiata dai maschi moderni, sia sopravvissuta per tutta la nostra evoluzione senza che le femmine in qualche modo la potessero selezionare. Il pene, almeno secondo l’antropologo Desmond Morris, sarebbe stato selezionato dalle femmine della nostra specie anche in misura della dimensione. Siamo infatti “le scimmie” più dotate del pianeta e uno degli animali con il pene più grande in proporzione al corpo.

Se le femmine, probabilmente, si accoppiavano più volentieri con i maschi che garantivano gli orgasmi più potenti, perché si concedevano ai pelati? Forse nelle civiltà tribali la calvizie era un segno distintivo dei maschi dominanti? Magari la testa pelata dava al volto un aspetto più pericoloso e minaccioso unito ai lunghi capelli e alla barba? Non lo sappiamo, tra l’altro ci sono popolazioni totalmente immuni alla calvizie in giro per il mondo e i più pelati sembrano essere i sud europei.

Inutile farsi tante domande, la calvizie resta comunque una caratteristica maschile e infatti i maschi molto dimorfici di solito non perdono molto in estetica quando perdono i capelli. Se invece sei piccolo, infantile e tondeggiante beh…la calvizie potrebbe essere una condanna a morte.

Le caratteristiche di cui ho scritto sono quelle che caratterizzano i maschi e insieme alla bellezza vera e propria, ovvero l’armonia, stabiliscono quanto un uomo sia o meno attraente per le donne. Entrambi i fattori in generale indicano salute e “fitness”, cioè adattamento efficace alla sopravvivenza. Molti odiano il darwinismo sociale applicato alle dinamiche sessuali, ma purtroppo l’osservazione della realtà ci sbatte in faccia sempre quanto le donne continuino a selezionare gli uomini come se fossimo ancora cacciatori raccoglitori…che ci volete fare cari lettori, se fosse per le donne saremmo veramente ancora cacciatori raccoglitori!

La società, la tecnologia, l’arte, la religione, lo Stato e la famiglia sono tutte invenzioni maschili. Mai dimenticarlo.

La brutta notizia è che il dimorfismo non si può modificare se non con l’installazione di apposite protesi in certe zone che mimino le caratteristiche maschili assenti. Mentre la simmetria si può studiare e ricercare, il dimorfismo dipende in gran parte dalla nostra genetica.

Tutto dipende dal fenotipo che abbiamo. Se siamo arcaici, o paleolitici, svilupperemo molto più dimorfismo sessuale di un uomo più moderno o neolitico.

Una coppia di paleolitici molto dimorfici.

Le donne, massime selezionatrici della nostra specie, probabilmente “lo sanno” che certe caratteristiche sono difficili da falsare, ed è per questo che ad un’analisi cruda della realtà il dimorfismo nei maschi conta più della bellezza per generare genuina attrazione.

A sinistra un viso molto dimorfico (Dominante), a destra un viso poco dimorfico (Androgino).

Voglio correggere quanto detto poco sopra, prima di lasciarvi, e dare un minimo di speranza anche alle femminucce all’ascolto.

C’è una strada per virilizzare il proprio corpo e il proprio viso, ma è molto rischiosa. Mi riferisco all’uso di steroidi androgeni.

Se ci fate caso tutti i bodybuilder più famosi del mondo, donne comprese, hanno il viso molto msachile. Questo è dovuto principalmente all’uso di ormoni androgeni che hanno esaltato le caratteristiche maschili dell’utilizzatore. In un percorso di miglioramento personale hardcore non si può escludere l’analisi di questa opzione.

Gli effetti degli ormoni maschili su un volto femminile.

Class Alfa

Appassionato di miglioramento personale. Esperto di chirurgia plastica e maxillofacciale, sociologia e gestione di micro impresa.

17 commenti su “Cosa rende maschio un uomo? #dimorfismo”
  1. Io ho sentito che gli uomini hanno sviluppato la calvizie perché questa evitava lo sconveniente che gli si incastravano i capelli tra i rami mentre andavano a caccia. Quindi si può dire che i calvi non si sono estinti perché compensavano la perdita di L con un aumento di M (delle risorse) perché erano cacciatori migliori.

  2. Sono molto dimorfico (v-shape, viso squadrato, cranio da guerriero, canthal tilt positivo, zigomi alti) ma ho tre difetti:
    – Grasso del 20% (Ci si ovvia)
    – Calvizie tamponata con finasteride (In attesa di trapianto ma per molti il look corto / rasato mi dona meglio dei capelli)
    – Guance un po’ piene (non eccessivamente)

    Eppure non sono Casanova.
    Non so fin quanto il dimorfismo superi la bellezza secondo i canoni odierni onestamente

    1. Forse sei ritardato…non conta mica SOLO la bellezza, a un certo punto quando non si hanno difetti bisogna anche essere in grado di interagire, provarci sfacciatamente ecc.

  3. riguardo al fisico ginoide che dovrebbe essere raro ho una osservazione ; mi ricordo in quinta nel 2015 un periodo che ero fissato con questa cosa , e osservando notavo che diversi maschi della scuola avevano un fisico ginoide o comunque un pessimo rapporto fianchi-spalle , mentre quelli con fianchi molto stretti e spalle larghe erano una minoranza sul 5-10% . era una scuola di 3000 studenti di cui 1400/1500 maschi , abbastanza per fare delle considerazioni . sono convinto che le nuove generazioni di maschi per una serie di motivi sono più portate a sviluppare il fisico ginoide a livello osseo e quindi fianchi larghi da femmina . può esserci una correlazione tra ossatura ginoide nel maschio dovuta a seghe e porno e altre cattive abitudini e quindi una libido più bassa in fase di crescita ?
    ho notato anche nei video e telefilm degli anni 80 che all’epoca quasi nessun maschio aveva i fianchi larghi , esempio il video Stayin Alive dei Bei Gees , 3 maschi molto diversi esteticamente ma tutti con un ottimo rapporto fianchi spalle , stessa cosa nei Doors e moltissimi altre persone degli anni 80

    1. Beh domanda da un milione di Dollari, sicuramente oggi abbiamo livelli molto più bassi di testosterone rispetto agli anni ’80. Sei sicuro che fossero le ossa e basta? Un livello anomalo di estrogeni potrebbe portare sicuramente ad accumuli adiposi da donna, su modifiche alla struttura ossea non mi espongo, non sono così competente. Se c’è un endocrinologo all’ascolto faccia un fischio!

    1. Non necessariamente, di solito sono anche genetici. Per avere i fianchi larghi non credo che bastino gli ormoni, è proprio scritto nel DNA delle donne averli in un certo modo infatti se noti i transessuali anche dopo molti anni di ormoni non riescono mai a sviluppare un bacino femminile mentre il seno e le gambe invece vengono spesso stravolti.
      Poi sicuramente a livello di accumuli adiposi conta molto l’assetto ormonale globale.

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  5. Leggendo questo articolo che, da persona con buona capacita critica(non sono il primo imbecille, sono un professore) ritengo molto interessante e corretto, ho notato che il dimorfismo conta molto più in età adulta che in eta adolescenziale o primi anni della maturità dove probabilmente le donne non hanno ancora sviluppato una buona maturità sessuale ….ho un amico, molto bello di viso ma molto poco maschio che da ragazzino piaceva parecchio mentre con l”avanzare dell”eta ha perso la sua capacità di attrarre le ragazze .

    1. Stesso motivo per cui le boy band (tipo Duran Duran negli anni ’80 o i Take that anni ’90) attirano più le ragazzine che le donne mature….

  6. “i più pelati sembrano essere i sud europei”

    Posso chiederti da dove hai preso questo dato? Mi interessa perché se fosse vero confermerebbe la mia teoria secondo cui i popoli sud europei sono più mascolini perché hanno mediamente più testosterone.

    1. Semplicemente guardando qualunque evento sportivo vedrai molti pelati tra italiani, spagnoli, greci ecc. La calvizie non é assolutamente indice di alto testosterone… dimenticati questo contentino, te lo dice un pelato. Chi perde i capelli é piú sensibile al dht e ad altri ormoni a livello follicolare, puoi pure avere poco testosterone ma se sei predisposto a perderli li perderai.

      1. Anche fra i nord europei vedo una moltitudine di pelati però. Forse anche per il fatto che il capello biondo è più sottile, fragile e soggetto alla caduta di quello nero…. Se ci dai caso in proporzione sono pochi i biondi che mantengono la chioma dopo i 50 anni….

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