Scopri le conseguenze del vizietto che non vuoi abbandonare.
«Il porno è un ammortizzatore sociale, perchè ti consente di soddisfare perversioni che altrimenti vorresti soddisfare nel reale, danneggiando altre persone. Il porno aiuta lo sviluppo di un uomo, perchè demitizza la donna e il suo corpo, esibendolo per quello che è. Il porno aiuta a capire la sessualità, insegna nuove pratiche, stimola la curiosità per poi avere una vita sessuale più appagante con la propria partner. Il porno è un antristress a basso costo che non arreca nessun danno a chi lo usa a differenza delle droghe. »
Per lungo tempo ho sentito certe giustificazioni riguardo la diffusione del porno e devo ammettere che spesso anche io ci sono caduto, arrivando a ritenere il porno su internet un beneficio dell’uomo moderno. Ero assuefatto da certe immagini, drogato e come molti giovani maschi ingannato dalla narrativa progressista dominante e devirilizzante che ha permeato tutto il mondo moderno.
Con il tempo ho capito che il porno, specie quello su internet, era un grave problema per me e per molti giovani uomini e che poteva portare ad una forte dipendenza.
Gli psicologi moderni sono discordi sull’attribuire o meno il termine dipendenza all’abuso di porno e alcuni preferiscono usare il termine compulsione. Queste diatribe tra specialisti servono anche per capire meglio come trattare le persone che presentano questo problema comportamentale. Che si tratti di compulsione, di dipendenza, di vizio a mio avviso poco importa. Milioni di ragazzi tutti i giorni si masturbano nel buio della propria stanza consumando materiali sempre più spinti, collezionando video per categoria o attrice, spaziando dai porno ai social network. Perchè, purtroppo se ne parla poco, ma i social network e in particolare Instagram sono usati da milioni di uomini per masturbarsi davanti alle foto di modelle, attrici, influencer o semplici troiette della porta accanto in cerca di validazione.
La pornomasturbazione è un problema sotto gli occhi di tutti e in questo articolo scoprirai gli effetti negativi che ha sul tuo organo più importante: il cervello.
Sebbene le voci non siano d’accordo sui termini e sulle terapie ormai il fenomeno è palesemente saltato alla vista degli psichiatri. Il Manuale Diagnostico E Statistico Dei Disturbi Mentali inserisce la fruizione compulsiva di porno nel quadro dei disturbi sessuali. Gli studi a riguardo sono ancora troppo pochi per avere una valida letteratura scientifica dato che la prima descrizione del fenomeno è datata 1995. Ad ogni modo le evidenze sono già numerosissime.
Cosa succede quando vedi porno?
Il nostro cervello è motivato a seguire certe condotte per una questione di sopravvivenza. Quando mangiamo, quando ci accoppiamo e quando ci alleniamo alcune particolari cellule del nostro cervello rilasciano dopamina, un ormone neurotrasmettitore che va ad agire nei così detti centri di ricompensa. In sostanza quando facciamo cose importanti e positive per soddisfare i nostri imperativi biologici ed evolutivi proviamo piacere. Nel caso delle dipendenze il cervello viene irrorato da livelli innaturali di dopamina che innescano dei processi spesso difficilmente reversibili. Se è vero che alcuni eventi naturali rilasciano dopamina a livelli alti nel nostro cervello, è anche vero che alcune droghe o alcune condotte innescano nelle cellule cerebrali una produzione di dopamina fuori dalla norma. È il caso della cocaina, delle mentanfetamine, del gioco d’azzardo e del porno. Quando ci masturbiamo davanti a un video porno viviamo un’esperienza sessuale estremizzata. I culi sono enormi e rotondi, le tette sono perfette, le vagine sono depilatissime, i piedi rosa e affusolati, gli uccelli enormi. Il porno rappresenta un sesso letteralmente sotto steroidi, e quando ci masturbiamo davanti a un video di porno moderno il nostro cervello produce dopamine in misura maggiore rispetto a quelle che produrrebbe con un rapporto sessuale. Questo è il meccanismo che innesca la dipendenza.
In generale le dipendenze comportamentali sono state studiate molto meno rispetto alle dipendenze da sostanze. I recenti studi ci dimostrano che le dipendenze comportamentali, come gioco d’azzardo e pornomasturbazione, sono più simili alle dipendenze da sostanze di quanto non si pensasse prima. È finita quindi la stupida convinzione che si tratti solo di una mancanza di forza di volontà. I più recenti studi hanno di fatto dimostrato come la pornografia abbia degli effetti di medio e lungo termine sul cervello umano che rinforzano la dipendenza.
Il primo punto in comune tra abuso di sostanze e comportamenti compulsivi è il rilascio eccessivo di sostanze particolari da parte del nostro cervello rispetto a comportamenti normali. Tra le varie parti del cervello che sono colpite da questa innaturale quantità di dopamina abbiamo la corteccia prefrontale come principale “vittima”. Quando guardiamo porno e ci masturbiamo di fronte a questi contenuti ipersessuali, come detto, alcune particolari cellule cerebrali producono quantità abnormali di dopamina. L’orgasmo di per sè è il sistema naturale più potente che abbiamo per rilasciare dopamina, e la quantità prodotta rispetto a quando mangiamo è doppia. Ad ogni scarica, nei nuclei di ricompensa deputati, si accumula una particolare proteina detta Delta Fos B. Più è alto l’accumulo di tale fattore e più è alto il desiderio di tornare alla condotta che ha scatenato il rilascio di dopamina. Questa proteina impiega diversi mesi per scaricarsi dai recettori ed è uno dei principali motivi delle ricadute a medio e lungo termine dei pornodipendenti che provano a guarire dalla loro dipendenza. Ma c’è dell’altro. Quando produciamo dopamina il nostro cervello tende a produrre anche i neurotrasmettitori denominati dinorfine, degli oppioidi endogeni che hanno a che vedere con la tolleranza. La presenza di questi neurotrasmettitori porta il cervello e i suoi ricettori per la ricompensa a necessitare una dose sempre maggiore di dopamina per avere lo stesso livello di gratificazione. Il meccanismo che innesca la dipendenza è chiaro, e non dipende da una presunta predisposizione dell’individuo al porno, ma bensì dalle dosi massicce di dopamina a cui è sottoposto il cervello con il porno.
A livello fisiologico i cambiamenti più grandi sono localizzati nella corteccia cerebrale prefrontale, che è la parte del nostro cervello che si occupa del pensiero razionale, dell’autocontrollo, del processo di decisione, della valutazione dei rischi. Gli studi hanno dimostrato come le dipendenze portino questa parte del cervello a deteriorarsi e subire una riduzione del suo volume, ma perchè?
Bisogna intanto dire che oltre agli alti livelli di dopamina la corteccia cerebrale prefrontale viene inondata di sangue durante i momenti di piacere. Durante l’assunzione di cocaina, di metanfetamine o durante la masturbazione davanti a porno estremo il nostro cervello viene inondato di dopamina anche a livello di sistema limbico. Il sistema limbico è il nostro cervello primordiale, comune a rettili ed altri mammiferi, che regola la nostra sopravvivenza base. Gli effetti dei livelli altissimi di dopamina sono così forti che tutto il nostro cervello si focalizza su quella sostanza, su quel percorso, su quella condotta che innescano l’ambito e fuori misura premio dopaminico, e non pensano letteralmente ad altro.
Questo è il primo meccanismo, ma la ripetizione della condotta compulsiva innesca anche dei cambiamenti nella struttura del nostro cervello che ci rendono molto difficile uscire da questa dipendenza, e più passa il tempo più questi cambiamenti sono difficili da correggere. La parte primordiale del cervello è soddisfatta, la parte razionale è stimolata, un equilibrio pericolosissimo.
Le emozioni provate durante il consumo di pornografia sono molto forti e di conseguenza gli stimoli a tornare a consumarla sono altrettanto forti grazie alla proteina Delta Fos B.
Dopo la masturbazione compulsiva però la corteccia cerebrale prefrontale “torna in se” e analizza in modo razionale i fatti portandoci a uno stato di depressione e bassa autostima dovuti al fatto di aver adottato una condotta non profittevole sul lungo periodo. Il nostro cervello razionale sa che non dobbiamo masturbarci compulsivamente, ma la posta in gioco è troppo alta, la ricompensa è troppo gustosa. Ecco che i sistemi di sicurezza iniziano a danneggiarsi. Dati i livelli altissimi di dopamina che si producono con l’orgasmo davanti a porno si creano dei circuiti di neuroni che favoriscono questo percorso accelerato e facilitato verso il premio dopaminico, mentre i periodi di astinenza vengono letti dalla corteccia come momenti negativi di alto stress da evitare con altre ricadute nella dipendenza. Si esce letteralmente dal disagio tornando a masturbarsi. Il ripetersi di abuso, astinenza, stress e ricaduta indicano nell’individuo una calo del’auto controllo.
È stato dimostrato da numerosissimi studi come le dipendenze portino a una riduzione del volume della materia grigia che compone la corteccia cerebrale frontale e come questo porti i tossicodipendenti, o i dipendenti in generale, a perdere con il tempo l’autocontrollo. Con il tempo le sinapsi, i circuiti del cervello, deputati all’auto controllo calano numericamente ed è sempre più difficile abbandonare il vizio che sta distruggendo la vita del porno dipendente. Il cervello si “ricabla” in funzione della dipendenza.
La parte razionale del cervello, incapace di autocontrollarsi, cerca il percorso più rapido per il piacere e quindi per il premio dopaminico. Quando la corteccia cerebrale ha diminuito la sua forza non è più in grado di controllare in maniera efficiente le condotte rischiose e quindi la ricaduta nella dipendenza è più facile. Anche per questo tutti i tossicodipendenti sottovalutano la propria condizione, perchè letteralmente gli strumenti di analisi del rischio del loro cervello sono diminuiti. Anche per questo tutte le persone con dipendenze tendono a mettersi nei guai, dato che affrontano situazioni ad alto rischio senza che il cervello si metta in stato di allerta. La valutazione del rischio è un altro fattore che alimenta il circolo vizioso del pornodipendente unita alla sua sempre più debole forza di volontà. Il cervello primordiale, la parte del nostro cervello più antica e anche detto sistema limbico, in questa situazione guida il malato verso quello che è il comportamento più rapido per arrivare alla dopamina senza essere frenato dalla corteccia cerebrale, ormai altamente compromessa.
I danni della corteccia cerebrale hanno anche altre conseguenze dato che molti aspetti della nostra vita dipendono dalla forza di volontà. Il porno dipendente smette di seguire i propri sogni e le proprie ambizioni dato che non riesce più a riconoscere il valore sul lungo periodo di tali progetti. Si perde focus e concentrazione in genere, ci si sente più lenti mentalmente e anche la parola viene danneggiata. Sebbene l’individuo ricordi pienamente come parlare si esprime in modo più lento e macchinoso, dovendo spesso fermarsi per riprendere il filo del discorso o ripetere una parola mal pronunciata. Questo particolare effetto sul linguaggio si chiama afasia di Broca ed è comune per esempio anche a chi ha avuto un ictus.
In genere l’individuo preda della sua dipendenza sovverte totalmente la gerarchia delle sue priorità. Il porno viene prima del lavoro, dello studio, dei rapporti sociali, del cibo o dello sport. La condotta malata ha la priorità su tutto indipendentemente dalle conseguenze.
Interessante aggiungere come alcuni studi abbiano dimostrato che le immagini eccitano tutti i dipendenti, e non solo i porno dipendenti. Un cocainomane davanti ad un’immagine di cocaina prova un eccitamento paragonabile a quello che un porno dipendente prova davanti ad un’immagine di sesso, il loro cervello si “triggera” davanti allo stimolo visivo. Questo la dice lunga sul potere e la pericolosità delle immagini.
Anche la fantasia ha un suo ruolo. Nelle fasi di astinenza del malato il pensiero del porno, l’idea di masturbarsi davanti allo schermo, provocano piacere e aumentano in modo progressivo fino alla nuova ricaduta nella condotta. Come detto il cervello si focalizza sulla condotta che gli garantisce il più alto premio dati i cambiamenti nei recettori neurali dovuti alle ripetute inondazioni di dopamina.
La porno dipendenza è pericolosissima per tutti, ma il tempo ha ovviamente un ruolo. Più è recente l’intossicazione e più sarà facile uscirne, dato che le modifiche al cervello non sono ancora così profonde. Se questa dipendenza arriva nell’età dell’adolescenza le conseguenze possono essere devastanti. Per quell’individuo la sessualità corrisponde solo alla pornografia e alla masturbazione. Gli effetti sui rapporti con l’altro sesso ovviamente sono marcati e possono definire tutta la vita dell’individuo.
Le cure
Dato che ad oggi la materia non è ancora stata approfondita, come per altre dipendenze o disturbi mentali si applicano le terapie più consolidate. Vanno per la maggiore i lavori in gruppo e il programma dei 12 passi che si usa per i tossicodipendenti.
Alcuni psichiatri iniziano anche a prescrivere farmaci. La tendenza della terapia farmacologica è quella di aiutare a controllare gli impulsi e migliorare l’umore con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina. I livelli di testosterone “eccessivi” del porno dipendente vengono abbassati tramite antiandrogeni, con conseguente calo dell’appetito sessuale generico. Qualcosa di follle a mio avviso, una vera castrazione chimica.
Spero di aver chiarito Gli Effetti Che Il Porno Ha Sul Nostro Cervello, per chi avesse voglia di approfondire in lingua inglese alcune pubblicazioni lascio dei link che mi hanno aiutato all’elaborazione di questo articolo:
Articolo pubblicato sul Giornale di Psicologia della BYU, università americana
Struttura del cervello e porno
Presa di decisioni e cervello sotto dipendenza
Ragazzi ho trovato questa interessante immagine che confronta in un grafico il rilascio di dopamina nel cervello in seguito a diverse attività. Non so quanto sia attendibile, ma andrebbe a confermare la teoria che masturbarsi con porno scatena una produzione di Dopamina maggiore rispetto al normale sesso.
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Immagine presa dal sito visual.ly
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