• Novembre 21, 2024

Non sopravvalutare la rinoplastica!

DiClass Alfa

Feb 13, 2021
David Gandy belloccio

La mia opinione su un’operazione spesso non necessaria per un uomo.

In Italia, dove la lunghezza media del naso si attesta probabilmente sui 50cm, moltissime persone si lamentano di avere una proboscide in mezzo agli occhi. Per questo motivo la rinoplastica è uno degli interventi più richiesti nel bel Paese.

È verissimo che un naso troppo grande, o storto, può rovinare l’armonia di un viso. È vero però anche che spesse volte sono le altre parti del volto che fanno apparire il naso come troppo grande.

La bellezza è data dall’armonia, ed è impossibile analizzare un naso senza prendere in considerazione il resto del volto. Moltissimi nasi, spesso su un viso maschile, non sono affatto troppo grandi. Questo è un errore gravissimo che molti aspiranti pazienti fanno, e spesso porta a risultati tutt’altro che ottimali in termini estetici.

Cos’è la rinoplastica?

La rinoplastica è un intervento che mira al modificare la dimensione e la forma di un naso. Nasce più di 2000 anni fa, quando i medici cercavano di riparare i danni dell’amputazione del naso, una condanna molto praticata in tutto il continente asiatico.

Le moderne tecniche di rinoplastica consentono di raddrizzare e stravolgere un naso, accorciandolo su i tre piani dello spazio, modificado la forma della punta e addirittura utilizzando innesti autologhi per migliorarne la proiezione.

Ad oggi l’approccio più usato è quello “aperto”, che consente di scoprire il naso dalla pelle e letteralmente scolpire la punta, le narici e la parte cartilaginea. Difficilmente con la tecnica “chiusa” si riescono ad otterene risultati molto incisivi, ed infatti i chirurgi la utilizzano sempre di meno.

Oltre ai fini estetici una rinoplastica può avere anche obiettivi funzionali. Si parla di settorinoplastica quando il medico va a lavorare anche sul setto nasale, l’osso che sta nella parte alta del naso e che per diversi motivi può essere deformato. La settoplastica può risolvere o perlomeno migliorare molto i problemi respiratori.

Nel caso della tecnica “open” si taglia e alza la pelle del naso per accedere alla cartilagine.
L’incisione in una rinoplastica chiusa attraverso cui si inseriscono gli strumenti.

Il naso è evidentemente al centro del volto e operarlo può davvero stravolgere l’impatto di un viso. A mio avviso i candidati migliori sono quelli che hanno tutte le altre zone del viso ben sviluppate e armonizzate, con un naso che invece stona palesemente per dimensione. Altro caso in cui consiglio vivamente una rinoplastica è quando si ha un’asimmetria che grava sul frontale. Nel caso in cui il naso non appaia centrato infatti l’armonia del viso è inevitabilmente intaccata.

Se però si vuole ridurre il naso perchè appare troppo grande bisogna fare molta attenzione e non correre verso un intervento che potrebbe invece rovinare l’estetica di un viso maschile facendogli perdere carattere e virilità.

Spesso per bilanciare un viso non è il naso che deve essere toccato, ma il mento, gli zigomi o la maxilla. Al posto di una rinoplastica quindi andrebbe fatta piuttosto una Lefort 1, una malaroplastica o una mentoplastica.

Cosa succede quando andiamo da un chirurgo commerciale che non fa osteotomie ossee sul viso? Accade che veniamo consigliati male, cadiamo nel conflitto d’interessi, e ci ritroviamo a fare una rinoplastica perché il medico scelto non è semplicemente in grado di agire diversamente.

Zigomi e mento, se potenziati, possono far sembrare un naso molto più piccolo. Quando parliamo poi di mascellare superiore gli effetti sono ancora più incisivi. Quando la maxilla viene spostata, anche il naso cambia la sua forma. In moltissimi casi di chirurgia maxillo facciale vediamo la punta del naso salire di diversi gradi. Un naso aquilino può benissimo diventare un elegante naso alla francese, senza necessità di essere toccato, semplicemente andando a muovere la maxilla.

Cosa fare se è proprio il naso il problema?

Fatte le dovute precisazioni ci sono alcuni nasi che necessitano di essere operati. In questo caso, se parliamo di pazienti uomini, bisogna tenere in mente sempre dei principi che alcuni chirurghi non amano. Il naso maschile non deve essere troppo piccolo. In linea generale bisogna mantenere inalterato l’aspetto originale, e mai, salvo casi eccezionali, accorciare verticalmente il naso.

Di profilo poi bisogna evitare assolutamente un naso insellato, risultato ahimè spesso conseguenza di un approccio troppo aggressivo. Credetemi, è molto meglio un leggero gibbo che un naso piccolo e all’insù su un uomo.

Su una donna la rinoplastica è un’operazione in cui si può giocare di più e osare. Un risultato infantile può anche essere auspicabile, indipendentemente dal fenotipo. Su un uomo invece stravolgere un naso significa prendersi il rischi di peggiorare l’estetica globale.

Un approccio troppo aggressivo rende il volto di questo paziente infantile e poco virile. Il problema, come evidenziato dalle occhiaie, è la retrusione mandibolare e non il naso.
Altro esempio di approccio sbagliato. Sebbene il naso sia stato fatto in modo eccellente, il viso resta poco armonico ed esteticamente scarso.

Un naso grande, strutturato, solido non è un difetto su un uomo. Anzi, un naso “particolare” può conferire a una viso maschile carattere e vivacità, non a caso molti modelli hanno nasi importanti proprio perché esprimono grnade virilità.

Sean O’pry e il suo naso importante bilanciato da un mento titanico.

Il consiglio di Class Alfa è quindi quello di valutare bene il da farsi, avere un approccio minimalista, e sapere che il risultato estetico di un naso è molto più difficile da prevedere. Mentre con una mentoplastica praticamente il miglioramento è assicurato, con una rinoplastica rischiate di finire con un pugno di mosche.

L’attore Taylor Lautner e il suo orrendo naso corto e all’insù.

Considera la rinoplastica come ciliegina sulla torta della tua rinascita, e non come azione principale.

Class Alfa

Appassionato di miglioramento personale. Esperto di chirurgia plastica e maxillofacciale, sociologia e gestione di micro impresa.

2 commenti su “Non sopravvalutare la rinoplastica!”
  1. tutto molto vero . è un intervento che sto valutando di fare visto che il mio naso è molto importante , però andando a vedere su siti di chirurghi o anche su YouTube noto che spesso l’intervento riesce molto meglio sulle donne , dove un naso piccolo e all’insù va sempre bene , mentre agli uomini molti interventi anche di chirurghi rinomati fanno schifo . non tengono conto dei tratti del volto , e certi pazienti si ritrovano un naso da donna in un volto da uomo . come si dice oltre il danno la beffa , dopo aver speso parecchi k tra visite pre e post operatorie + intervento , si ritrovano pure un naso che non c’entra nulla e se lo devono tenere a vita

  2. beh…hai scritto 50 cm…forse volevi scrivere 5,0 cm come media lunghezza….
    Cmq secondo me è giusto che l’uomo abbia un naso importante…..poter incamerare più ossigeno possibile aumenta le prestazioni fisiche e la possibilità di sopravvivenza/riproduzione.
    Il naso piccolo è da effemminato…..credo che le donne quando sono in fase di ovulazione siano più predisposte ad accoppiarsi con chi ha il naso grosso….l’ho letto da qualche parte…..
    Diciamo 6 cm può andare (per un uomo)…per la donna meno…..

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