• Luglio 27, 2024

Puoi essere maschio Alfa e lavoratore dipendente?

DiClass Alfa

Mar 30, 2021

Class Alfa

Appassionato di miglioramento personale. Esperto di chirurgia plastica e maxillofacciale, sociologia e gestione di micro impresa.

14 commenti su “Puoi essere maschio Alfa e lavoratore dipendente?”
  1. E’ un bel dilemma il tuo però….
    Mi spiego…..se il problema te lo poni in ottica di chi acchiappa più figa non so cosa sia meglio.
    Da una parte l’imprenditore/ non dipendente non ha un capo a cui obbedire, leccare il culo e chinare la testa…e questo è un bene. Contare sulle proprie capacità per sopravvivere è una buona iniezione di autostima e sicurezza.
    Dall’altra però….pensa ad un bel dipendente statale raccomandato che non fa un cazzo tutto il giorno e che alle 16,30 fa cadere la penna.
    Chi dei due (a parità di look) ha la mente più sgombra per il sesso e per l’acchiappo?
    E chi dei due ha più tempo da dedicare alla figa?
    E secondo te…ragionando col cervello di una femmina ancestrale…chi dei due ha più possibilità di procurarle le risorse per nutrire la prole? Da una parte hai l’uomo capace e competente nel problem solving, dall’altra hai il “politico” che grazie alle amicizie giuste è riuscito a piazzarsi bene grazie alle sue doti da paraculo.
    Chi vince?
    La risposta secondo me la trovi analizzando le dinamiche dell’azienda.
    Chi ha lo stipendio più alto? Il commerciale (quello che sa vendere…e la sa raccontare) o l’amministrativo, quello che fa le scelte giuste, e non ti fa buttare i soldi nel cesso?
    Sempre il commerciale….perchè ha in mano il cliente.
    Quindi……mai dare per scontato che essere capaci di fare qualcosa ti dia un vantaggio………

  2. ottimo audio , secondo me in futuro dovresti provare una volta a farne uno più lungo sui 30-40 min o di più , stile podcast . i podcast che vedo su YouTube o altre piattaforme sono fatti male , al 98% gente che parla solo perchè ha follower e prova a fare il filosofo pensatore della situazione , tuttavia quando le conoscenze sono scarse il risultato è un minestrone di cazzate . con le tue conoscenze potrebbe venire fuori una ottima cosa e in chiave redpill italia saresti il primo credo , poi ovvio è solo un idea

  3. Apriamo tutti la partita iva. Vedi poi che estinzione. Peccato che l’audio abbracci (per per esperienza vissuta ora ) solo un aspetto della globalità dei rapporti lavorativi e umani. È troppo pretendere che si riesca, a prescindere dalla difficoltà che la vita pone, riuscire a gestirla sempre e comunque da alfa(o alpha) nonostante l’atteggiamento corretto da maschio dominante.
    Si è sempre anelli, più o meno forti di una carena commerciale, lavorativa e umana.

    1. Esattamente……per quanto uno possa essere indipendente nel proprio lavoro ci sarà sempre un momento in cui qualcuno ti terrà per le palle….e lì c’è poco da fare il maschio alpha….
      Ammiro il tentativo di esaltare alcune virtù positive…ma nella vita non vincono quasi mai i buoni……e se vogliamo dirla tutte nemmeno i cattivi supponenti come Trump o Berlusconi, talvolta esaltati come maschi alpha ma in realtà solo narcisisti psicopatici.
      Forse nelle specie animali, se consideriamo il maschio alpha quello più aggressivo, dominante e guerriero, ha più probabilità di riprodursi rispetto agli altri….ma per la specie umana questo concetto non vale…….o comunque non vale più da innumerevoli generazioni….perchè quando ci sono le guerre i soldati migliori i vanno al fronte e muoiono mentre gli imboscati stanno nelle retrovie e scopano le donne rimaste a casa….quindi alla fine la selezione naturale li premia comunque anche rispetto a chi ha i geni migliori….

  4. In base alla mia esperienza con i clienti: “ci dobbiamo incontrare per definire ulteriori dettagli” = “sfrutto le piccole ambiguità delle specifiche/contratti condivisi per richiedere piccole aggiunte, che sommate a quelle ottenute negli altri incontri alla fine ottengono un pò di cosette extra -> ho realizzato un piccolo guadagno; il tutto rafforzato dal fatto che ho più tempo di te ed essendo il tempo=denaro, paradossalmente ti conviene farmi contento se vuoi evitare ulteriori perdite di tempo, che si traducono in perdite di denaro”.

  5. Io credo fortemente che essere libero finanziariamente sia la base per essere uomo, che tu lo chiami alfa o no, essere il capi di se stessi è la base, io in quanto imprenditore concordo in pieno, il dipendente è solo lo schiavo moderno e non potrà mai e poi mai essere un vero alfa.
    Come puoi essere un alfa quando tutti i giorni c’è qualcuno che ti dice cosa, come e quando fare le cose e se non le fai bene ti sgrida pure.
    Cosa fai dopo?
    Cosa succede se tu fai il bullo in discoteca e stai facendo casino e a quel punto entra il tuo capo in discoteca? come ti senti, continui a fottertene? Dubito.
    La verità è che non si vuole dire che smettere di fare il dipendente è molto comodo, ma è sempre il fallimento della tua vita, in quanto vivi sempre in relazione ad altri e ti occupi di rendere altri felice, la tua felicità viene sempre dopo.
    Anche per quanto riguarda le donne il tutto è da vedere in termini di tempo.
    Un vero imprenditore ha molto più tempo per loro che il semplice dipendente che deve fare 9/5.
    Ma poi ragazzi di cosa parliamo, siamo seri? cioè mettiamo a confronto uno che guadagna il limite per sopravvivere contro uno che può conquistare ipoteticamente il mondo?

    1. Se fosse come dici tu allora tutti farebbero gli imprenditori e i professionisti visto che aprire la partita iva non costa nulla. Mentre invece ci sono mediamente centinaia di migliaia di candidati per un concorso pubblico con un centinaio di posti in palio. Praticamente come vincere una lotteria.
      E come mai secondo te?

  6. Mah non è così semplice. Purtroppo “tutti imprenditori” non funziona, non c’è spazio per tutti questi imprenditori. E poi la maggior parte degli imprenditori fa la fame, altro che Trump o Berlusconi. E lo abbiamo visto. Ad un certo punto, dopo il 1992 è aumentato il numero di persone in proprio ma contemporaneamente è aumentata la povertà. E quindi “tutti imprenditori” realizza ugualmente quello che realizza l’emancipazione femminile: una società di merda.
    La chiave è la segregazione femminile, non l’impresa.

    1. “La maggior parte degli imprenditori fa la fame” è un’affermazione parecchio ardita, magari confondi imprenditore con semplice artigiano/partita iva che fa prestazioni di manodopera e non investe capitale nè gestisce personale. Chi porta avanti per anni un’impresa di solito vive bene.
      Detto ciò una società con pochi imprenditori è una società di schiavi, secondo me ce ne può essere tranquillamente 1 su 100 in una società sana, mentre oggi invece sembra che ce ne sia uno su un milione e gli altri dietro a favole, posto fisso e “tranquillità”.

  7. Onestamente lo trovo un discorso troppo generico: in teoria l’imprenditore è più libero (o alfa) del dipendente, ma in pratica la situazione è ben più variegata…
    Esistono infatti una quantità enorme dì condizionamenti e fattori esterni che riducono in modo significativo la sua “teorica” libertà: la banca che lo tiene per le palle, il fornitore monopolista che lo condiziona in tutti i modi, i sindacati che lo costringono ad adottare decisioni di un tipo piuttosto che di un altro, il Giudice che lo fa fallire perché a suo imperscrutabile giudizio lo considera “insolvente”…la lista è lunghissima. Per cui, magari tu sarai libero, ma la gran parte degli imprenditori non lo è.
    Al contrario, ci sono dipendenti che godono, di fatto, di molta più libertà: i dipendenti pubblici ad esempio, buona parte dei quali fa ciò che desidera senza rischiare di essere licenziato, se non in casi più unici che rari.
    Parlo per esperienza: dopo dieci anni di partita Iva, che per la verità mi ha riservato buone soddisfazioni economiche, mi sono risolto a cambiare: ho partecipato a un concorso alla Regione (e no, non sono raccomandato…) che fortunatamente ho vinto.
    Ora faccio quel che mi pare, ho un capo ma è come se non lo avessi… capo che si guarda bene dall’alzare la voce perché sa benissimo che, in caso contrario, potrei chiamare i sindacati e sarebbe lui a doversi scusare.
    Poiché mi piace guadagnare il denaro che percepisco, non sono fra quelli che non fanno nulla da mattina a sera (che però esistono, eccome), ma se c’è una cosa che certamente non rimpiango della mia vita precedente è la libertà: ora ne ho infinitamente di più!
    Chiaramente questo non vale sempre: ci sono anche i “dipendenti schiavi” di cui parli, ma non sono la regola, così come non lo sono gli imprenditori “alfa”.
    Soffermandosi non sulla forma(che vuole l’imprenditore “indipendente”), ma sulla sostanza, direi che in Italia mediamente sono molto più succubi e infelici i titolari di partita IVA.
    Diversamente non si spiegherebbe perché mai ad ogni concorso per bidello si affollino migliaia di candidati, molti dei quali con titoli ed esperienze da vendere…

      1. Magari può anche essere vero… resta il fatto che, se optano per questo tipo di lavoro, è perché evidentemente lo credono vantaggioso. E siccome non sono in due o tre a crederlo, ma appunto in migliaia, mi pare verosimile lo sia per davvero.
        Ricordo bene i bidelli di quando andavo a scuola io: non prendevano ordini da nessuno e facevano quel cazzo che volevano dalla mattina alla sera… se questi sono gli schiavi, allora evviva la schiavitù!

  8. certo che si può
    48 leggi del potere, robert greene
    trova un capo debole e fai che egli dipenda da te senza poterti sostituire
    non è facile ma puoi riuscirci se :
    -hai capacità
    -trovi il giusto ambiente
    -non puoi essere rimpiazzato

    1. Mi piace, bello spunto. Certo che alla base di ogni business c’é l’immediata (piú o meno) sostituibilitá delle risorse. Se le persone non sono facilmente sostituibili hai un business model estremamente debole.

      Comunque mi hai fatto pensare a Marchionne con Elkann, se non fosse morto chissá se oggi sarebbe padrone di mezza Fiat, o come si chiama oggi, a furia di stock options stava comprando un sacco di quote.

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