9 commenti su “«Resto a casa dei miei per non pagare l’affitto.» cit. fallito medio italico.”
Sono felice che tu ne abbia parlato perché insieme ad un lavoro è il passaggio definitivo verso la libertà. Vedo spesso i miei vicini (maschi) molto più grandi di me (sopra i 30 anni) litigare con i propri genitori per cazzate, questo penso sia dovuto al fatto che anche se ormai sei un adulto verrai visto sempre come un ragazzino se dipendi da loro. Rispetto i miei genitori, quindi proprio per questo voglio essere un motivo di orgoglio per loro e non un peso.
riflettevo sul fatto che la differenza tra uomo e donna è abissale in termini di qualità di vita . tutte le mie ex compagne di classe anche le più cesse sono fidanzate , alcune convivono e una minoranza si è già sposata . tutte con maschi di valore superiore a loro in termini di LMS . Ogni anno 2-3 vacanze in posti fighi da postare su insta e grazie ai social si sentono delle dee con tutti i complimenti che ricevono . sono deresposabilizzate in tutto e per tutto , se falliscono all’università non è mai colpa loro se vivono a casa dei genitori a 35 anni va bene così .
al contrario la vita di un maschio , che in gran parte sono medioman o peggio brutti sul 5 è un vero inferno . tanta merda e tanti rospi da ingoiare . non tutti ce la fanno e la depressione è sempre lì alle porte . capisco chi si arrende perchè è difficile andare avanti senza mai il calore di una bella figa accanto . in conclusione è questo che noto , la differenza abissale di esperienze fatte ; capita sempre più spesso che un 5-6 arriva a 30 anni vergine e sta ancora sotto il tetto dei suoi genitori
E’ un discorso abbastanza complesso questo…. e sul quale le valutazioni che ognuno fa possono essere diverse.
Secondo me è troppo semplicistico dire che a 20 anni un ragazzo dovrebbe essere fuori casa.
Dipende dalla situazione. Uno che non ha ambizioni diverse dal rendersi economicamente indipendente può anche farlo.
Ma per chi ha un progetto a lungo termine da portare avanti, per esempio: prendere una laurea in ingegneria o medicina non è pensabile mettersi a fare il lavoretto tipo consegnare le pizze per pagarsi l”affitto del monolocale.
Sarebbero anni buttati nel cesso che ritarderebbero il momento della realizzazione professionale e danno economico irreparabile. Togliere tempo, energie e risorse economiche allo studio per la “finta indipendenza” dello studente che vive nel monolocale significherebbe allungare di 2-3 anni il tempo utile al conseguimento della laurea, l’inizio della vita professionale vera, quindi sarebbero 3 anni di lavoro in meno come medico o ingegnere e 3 in più come cameriere o rider consegna pizze…..con sensibile differenza di entrate alla fine della carriera lavorativa. Senza contare poi l’aspetto pensionistico, la ricaduta sul curriculum (dove il tempo di conseguimento dei titoli conta parecchio)….insomma sicuramente si scopa di più nel monolocale….ma a lungo termine in fatto di money e status si recupera……
Sono felice che tu ne abbia parlato perché insieme ad un lavoro è il passaggio definitivo verso la libertà. Vedo spesso i miei vicini (maschi) molto più grandi di me (sopra i 30 anni) litigare con i propri genitori per cazzate, questo penso sia dovuto al fatto che anche se ormai sei un adulto verrai visto sempre come un ragazzino se dipendi da loro. Rispetto i miei genitori, quindi proprio per questo voglio essere un motivo di orgoglio per loro e non un peso.
riflettevo sul fatto che la differenza tra uomo e donna è abissale in termini di qualità di vita . tutte le mie ex compagne di classe anche le più cesse sono fidanzate , alcune convivono e una minoranza si è già sposata . tutte con maschi di valore superiore a loro in termini di LMS . Ogni anno 2-3 vacanze in posti fighi da postare su insta e grazie ai social si sentono delle dee con tutti i complimenti che ricevono . sono deresposabilizzate in tutto e per tutto , se falliscono all’università non è mai colpa loro se vivono a casa dei genitori a 35 anni va bene così .
al contrario la vita di un maschio , che in gran parte sono medioman o peggio brutti sul 5 è un vero inferno . tanta merda e tanti rospi da ingoiare . non tutti ce la fanno e la depressione è sempre lì alle porte . capisco chi si arrende perchè è difficile andare avanti senza mai il calore di una bella figa accanto . in conclusione è questo che noto , la differenza abissale di esperienze fatte ; capita sempre più spesso che un 5-6 arriva a 30 anni vergine e sta ancora sotto il tetto dei suoi genitori
Perchè l’investimento in immobili in Italia è un investimento a perdere?
E’ un discorso abbastanza complesso questo…. e sul quale le valutazioni che ognuno fa possono essere diverse.
Secondo me è troppo semplicistico dire che a 20 anni un ragazzo dovrebbe essere fuori casa.
Dipende dalla situazione. Uno che non ha ambizioni diverse dal rendersi economicamente indipendente può anche farlo.
Ma per chi ha un progetto a lungo termine da portare avanti, per esempio: prendere una laurea in ingegneria o medicina non è pensabile mettersi a fare il lavoretto tipo consegnare le pizze per pagarsi l”affitto del monolocale.
Sarebbero anni buttati nel cesso che ritarderebbero il momento della realizzazione professionale e danno economico irreparabile. Togliere tempo, energie e risorse economiche allo studio per la “finta indipendenza” dello studente che vive nel monolocale significherebbe allungare di 2-3 anni il tempo utile al conseguimento della laurea, l’inizio della vita professionale vera, quindi sarebbero 3 anni di lavoro in meno come medico o ingegnere e 3 in più come cameriere o rider consegna pizze…..con sensibile differenza di entrate alla fine della carriera lavorativa. Senza contare poi l’aspetto pensionistico, la ricaduta sul curriculum (dove il tempo di conseguimento dei titoli conta parecchio)….insomma sicuramente si scopa di più nel monolocale….ma a lungo termine in fatto di money e status si recupera……
Pienamente d’accordo.
Me lo paghi tu l’affitto che ho uno stipendio di 700 euro a farla grande? Geniaccio
Se hai uno stipendio da 700 euro al mese vuol dire che hai sbagliato qualcosa nella vita, ad esempio il posto in cui vivere…
Ragionamento che non fa una pecca.
La confort zone è tipica di molti uomini che sviluppano paure o cercano giustificazioni ad una vita da perdenti.
Non vedo l’ora di spendere un 20-25k per cope automobilistico mentre resto a vegetare in casetta patriarcale dei miei.