• Luglio 25, 2024

Come si prende un grande cliente?

DiClass Alfa

Ott 8, 2022

Oggi é un grande giorno per la mia piccola impresa perché ho appena visto che sul conto aziendale é arrivato il pagamento di un servizio, ma stavolta é un cliente “diverso”. Non parliamo di un numero enorme, sono 3’090 dollari, anche se il servizio é durato 8 giorni é mi é costato sui 900.

Sicuramente ho fatto servizi migliori, o piú grandi, ma comunque il guadagno non é il punto.

Il fatto é che questo cliente non é un edificio di appartamenti o una signora di 50 anni con le tette rifatte che mi ha trovato su instagram. Questa volta é un’istituzione internazionale come la FAO o la Croce Rossa.

Ovviamente non dico il nome dell’istituzione, peró questa é la dimensione.

Come ho preso un cliente di questo calibro? Come ha fatto uno straniero a Panama da pochi anni a fare un servizio cosí prestigioso?

La risposta é che i grandi clienti si prendono esattamente come i piccoli, con una forte presenza online.

Ebbene sí, la pagliacciata dei “contatti”, delle “conoscenze”, del “giro giusto” non regge quando sei nel mondo reale e non solo vuoi sbarcare il lunario, ma vuoi anche sviluppare un progetto. Partendo da zero ho dovuto in vari modi costruire un’immagine credibile, esibendo i primi servizi realizzati, raccontando, mettendoci la faccia. Mi sono insomma dovuto buttare nel mercato impacchettando al meglio il mio servizio e l’idea differenziante che c’era dietro.

Le persone, quando si imbattono nei miei post su instagram o sul mio sito web vedono cose che in un modo o nell’altro le colpiscono, e se hanno un problema che io potrei risolvere mi chiamano. E proprio cosí ha fatto l’ingegnere capo della manutenzione dell’Istituzione internazionale dove ho lavorato di recente.

Avevano un problema abbastanza complesso da risolvere e volevano chiamare uno specialista, senza perdere troppo tempo. Andare dritto al sodo e risolvere. Cosí l’ingegnere é andato online, ed é caduto nella mia rete. Come se fosse una cinquantenne altolocata con le tette rifatte e la casa da mettere a posto.

La veritá é che non devi conoscere chissá chi, devi solo essere un maestro nel tuo mestiere e sbandierarlo sapientemente ai quattro venti. E questo il piú delle volte si riassume nel buttare in rete il tuo lavoro e poi metterci sopra dei soldi, fare una promozione, e aspettare le telefonate.

L’ingegnere probabilmente, come tutti gli uomini moderni, era su instagram a vedere culi quando ha visto me che sfiammavo un tetto o riparavo una facciata ed é rimasto colpito.

Le istituzioni, i grandi clienti, per importanti che siano, sono fatte di esseri umani. E noi dobbiamo concentrarci sull’essere umano. Per le “public relations”, per le serate di gala con i ministri c’é tempo. Una strategia di marketing ben fatta é sufficiente per arrivare a clienti importanti.

Poi ovviamente tanta competenza e cazzo duro quando si viene chiamati, tirarsela un po’ e andare dritti per la propria strada perché in certe istituzioni c’é sempre qualche vecchio prepotente che va messo immediatamente al suo posto. In questo caso era un architetto interno che voleva farmi da contradditorio proponendo ipotesi fuori dal mondo. L’ho messo a posto al secondo appuntamento, poi durante il servizio non si é nemmeno fatto vedere. Sempre, SEMPRE, far vedere che siete pronti allo scontro verbale per difendere il vostro lavoro, spesso la controparte non ha voglia di stressarsi e batte in ritirata.

Se ti vedono molto deciso su quello che dici, dopo aver assorbito la tua immagine online per bene, é fatta.

Per ora é andata bene, e se il cliente é soddisfatto probabilmente mi chiameranno per fare altri lavori, magari piú grandi. Almeno questa era la sensazione quando ero lí a lavorare con il mio fedele operaio nicaraguense. Speriamo bene, l’importante é dare il massimo al momento, con quello che si ha davanti. Le questioni future si affronteranno quando saranno presenti.

Ho avuto modo di conoscere un ingegnere mentre lavoravo, che era il capo di una azienda che stava realizzando dei lavori. Erano una ventina in tutto, tre anni di cantiere quasi al termine. Il tizio era parecchio sorpreso e mi chiedeva ripetutamente come avessi fatto ad entrare lí. Come molti era vittima di una gabbia mentale e pensava che avessi qualche contatto, qualche amico. Errore gravissimo. A volte le cose sono piú facili di quello che si possa pensare, basta avere fiducia in se stessi, perseverare, e lavorare.

Eh sí, lavorare, sembra che molti ancora non accettino che per avere successo nel lavoro bisogna lavorare…come quell’ingegnere.

Class Alfa

Appassionato di miglioramento personale. Esperto di chirurgia plastica e maxillofacciale, sociologia e gestione di micro impresa.

7 commenti su “Come si prende un grande cliente?”
  1. Pensi che essere leader, capobranco sia una questione innata o una caratteristica che si può acquisire? Io penso che sia una cosa innata, un po’ come l’attrattività, però non ho delle informazioni molto dettagliata a riguardo. Farai mai un articolo su questo tema? A me interessa molto conoscere il tuo punto di vista

    1. È un bell’argomento, ultimamente penso di leggere qualche libro proprio sul tema leadership perché faccio molta fatica onestamente, probabilmente non sono nato per essere leader. Sicuro si puó imparare e il libro “Il Principe” di Machiavelli mi ha aiutato a capire certi concetti, ma ci saranno sicuro altri testi piú moderni e piú analitici.
      L’essere leader sicuramente si puó imparare, forse é anche questione di abitudine, ti abitui a comandare, a dare ordini, a imporre la tua volontá su quella degli altri.
      Alla fine io di gente che vale poco ma che comanda ne ho vista, e gli riesce bene. Donne morte di fame sposate con uomini importanti che di colpo hanno la domestica, figli di papá con azienda ereditata ecc.

      1. Forse quello che dici è vero quando queste persone, anche di nullo valore, hanno un’autorità e quindi persone che devono obbedirgli per forza. In quel caso essere autoritari aiuta. Però credo che nei gruppi di amici il leader sia sempre uno che è nato per farlo. Basta guardare la realtà per vederlo: se un brutto si mette a dare ordini agli amici viene emarginato e gli ridono in faccia, se lo fa un bello gli obbediscono per non perdere la sua amicizia. E’ sempre il bello che detta legge. Secondo me, esattamente come per la redpill, la leadership è causata dal valore di una persona.

        1. Non sono d’accordo, tra uomini se non ci sono donne di mezzo non é il piú bello a essere leader. Visti molti gruppi dove il leader era un altro, poi la mia personale opinione é che i gruppi di amici equilibrati e piacevoli sono quelli dove di leader non ce n’é, ognuno ha un suo ruolo e tutti sono ben amalgamati. Un gruppo di amici non é un’azienda, una squadra di calcio o un esercito, non serve una gerarchia.

      2. Personalmente sulla questione se si può imparare ad essere un leader oppure è una cosa innata, penso che come in tutte le cose impegnandosi si raggiunge un buon risultato (quindi trovandosi spesso a fare da leader e imparando dai propri errori e prendendo anche l’abitudine a farlo si diventa un buon leader), però per diventare un eccellenza come pochi nel mondo o nella storia, bisogna avere delle capacità innate che non si possono imparare.
        Ovviamente in tutto questo l’ambiente iniziale svolge un ruolo importantissimo perché può facilitarti le cose o complicartele tantissimo.
        In sintesi ritengo che per essere un leader eccezionale (ma anche in tutte le altre cose) servono 3 elementi: capacità innate+impegno+ambiente iniziale favorevole (o almeno che non crea svantaggio).
        Per essere un buon leader ne bastano 2.

  2. Basato.
    Bell’articolo e ottima analisi. Di solito le grosse aziende (forse anche le istituzioni di cui parli) hanno già il loro giro “fisso” di fornitori/lavoratori vari, probabilmente in questo caso non sapevano bene chi cazzo chiamare e cercando su internet hanno trovato il tuo sito ben fatto, la perfetta tela tessuta dal ragno basato. Ben fatto, sono contento per te.
    Pensi che posterai su instagram le foto di questo lavoro per bullarti del clientone famoso ed acquisire ulteriore credibilità? Oppure preferisci tenere basso profilo in questo caso specifico?

    1. Certo, ho giá messo su instagram il lavoro fatto, come quasi tutti. Ormai comunque alcuni non li metto piú.

      Il giro di fornitori fissi ce l’hanno, c’é un tizio americano che ha azienda e fa lavori lí, infatti quelli che ho conosciuto lí erano suoi dipendenti. Il capo/ingegnere di quella squadra mi ha chiesto due volte “come avessi fatto ad entrare a lavorare lí”, ipotizzando strani agganci o amicizie. Io gli ho detto la veritá, “sono loro che mi hanno cercato”, ma non l’ho convinto molto. Certa gente dalla gabbia mentale non ci esce, pensano che tutto si muova con fantomatici giri di conoscenze, mazzette, trucchetti.
      La veritá é che a volte la gente vuole risolvere un problema e basta.

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