L’eterno desiderio umano di raggiungere il successo con una scorciatoia.
C’è poco da fare, per migliorare la qualità della propria vita il denaro è fondamentale. Possiamo risolvere i difetti estetici, non essere depressi, avere un fisico perfetto, ma se non abbiamo il denaro non saremo mai liberi.
Perchè questa è la caratteristica del denaro. Dopo una certa cifra il patrimonio personale ti conferisce la libertà. Gli americani lo chiamano “fuck you money”, cioè i soldi che ti consentono di mandare a fanculo chiunque ti voglia mettere in una situazione non conveniente.
Stai offrendo un servizio a un cliente e lui vuole tirarti il collo facendoti abbassare il prezzo sotto i tuoi costi? Fuck you money!
Il tuo datore di lavoro ti vuole fare lavorare un’ora extra senza darti la garanzia di aggiungerti gli straordinari nella busta paga? Fuck you money!
Un tuo collega ti sta antipatico, ti punzecchia, ti fa la vita impossibile sul posto di lavoro? Fuck you money!
Ma se non abbiamo le spalle larghe dobbiamo mandare giù tanti rospi. Ci tocca tenerci il lavoro che non ci piace, dobbiamo fare gli sconti che non vogliamo fare e non ci resta altro che sopportare quella faccia da culo del collega invidioso e frustrato. Questo è il potere del denaro, il potere di essere liberi perchè non abbiamo sulle spalle il peso del mutuo, delle bollette, delle rate della macchina, dell’affitto. Tutto è pagato. Non ci sono debiti. Non ci sono scadenze. Se lavoriamo lo facciamo solo per crescere, perchè ci piace, perchè vogliamo concederci un vizio extra o perchè vogliamo continuare a scalare la gerarchia sociale. Non lavoriamo più per sopravvivere, non lavoriamo più nemmeno per vivere, lavoriamo per sognare. Questo dovrebbe essere l’obiettivo di tutti: lavorare per i nostri sogni.
<<Se non costruisci il tuo sogno, qualcun altro ti assumerà per aiutarlo a costruire il suo>> Tony Gaskins
Quanto detto sopra è banale. Nulla di nuovo. Tutti sanno che i soldi cambiano la vita. Tutti sanno l’importanza della stabilità finanziaria. Tutti, in un modo o nell’altro, sognano di arrivarci. Ancora. Tutti, in un modo o nell’altro, sentono che prima o poi diventeranno ricchi e magari pure famosi. Anche tu che stai leggendo questo articolo, ammettilo, spesso hai fantasticato sul diventare ricco e famoso. È una sensazione comune a tutti ed è questa illusione diffusa che spesso ci frena dal cambiare davvero la nostra vita e diventare veramente importanti, o almeno liberi. Il problema è che non sappiamo come farlo. Ce lo sentiamo, ce la faremo, ma non sappiamo come. Il modo è semplice in realtà.
Quando torni a casa dal lavoro e i tuoi colleghi sono al bar o in discoteca tu dovresti essere alla scrivania a lavorare sui tuoi progetti reali di successo. Bisogna studiare tanto, anche in modo informale, e sapere più di tutti i tuoi concorrenti per arrivare prima di loro. Se sei assunto in un’azienda solida e grande devi fare carriera, superare i tuoi pari attraverso le rinunce. Prendere una seconda laurea. Imparare una lingua straniera in più. Imparare nuovi linguaggi di programmazione. Acquisire certificazioni e competenze che se non ti servono oggi potrebbero servirti domani. Mentre i colleghi in fabbrica sanno fare sempre le solite quattro mansioni in croce tu dovresti imparare a saldare, a riparare i motori elettrici, a leggere i manuali in inglese.
Insomma la chiave del successo è il lavoro. Lavoro duro, costante, a volte sporco, immorale, insopportabile.
Oltre a questo ci vuole anche un po’ di inventiva e la capacità di gestire le proprie emozioni sotto stress. E prendere dei rischi. Se non rischi non puoi prenderti la fetta più grande della torta perchè è la più ambita, la vogliono in molti, e a volte per afferrarla devi mollare la piccola fetta che ti è stata data. Ma puf, nel giro di un attimo vedi che la fetta più grande è nel piatto di uno più veloce di te, e la fetta che avevi tu ti è stata sottratta da qualcuno che ti stava vicino, nell’istante in cui l’avevi abbandonata, sotto al tuo naso.
<<Ma io dopo l’ufficio voglio sparare due cazzate con gli amici. Bisogna anche rilassarsi nella vita. Non c’è un modo poco rischioso per fare soldi extra e in qualche anno essere finalmente libero finanziariamente?>>
Questo è, in un modo o nell’altro, quello che desidera l’uomo medio, se non un modo per fare soldi facili e in fretta, un modo per fare soldi in modo costante e con rischio ridotto e calcolato.
L’uomo ha sempre questo vizio. Tutti vogliono la scorciatoia, la strada facile e sicura. Tutti vogliono i trucchi per il gioco della vita, superare i livelli e arrivare finalmente al mostro finale. La verità è che devi lavorare. Sempre.
Negli anni 80 una signora di mezz’età e sua figlia vendevano sulle reti private italiane dei sistemi per dimagrire in modo rapido e veloce. Lo “scioglipancia”, così si chiamava il prodotto di punta, ti poteva far dimagrire in modo rapidissimo. Fu subito un successo. Wanna Marchi e sua figlia fecero molti soldi, poi nascosti attraverso una bancarotta fraudolenta per la quale la madre venne condannata. Le imbonitrici televisive sfruttarono il desiderio delle persone di dimagrire molto con zero sforzo.
Tra anni ’80 e anni ’90 un giovane ebreo di nome Jordan Belfort comprava azioni di piccole società (penny stock) e poi pompava il valore delle medesime convincendo molte persone a comprarle. Una volta che il valore era salito, Belfort vendeva le sue azioni in portafoglio generando un profitto enorme. Tutto avveniva via telefono e il sistema di truffa era il pump and dump. I clienti target di Belfort, poi noto come Wolf of Wall Street, non erano casalinghe italiane sovrappeso, ma l’1% più ricco della popolazione americana. Non certo persone dalla bassa istruzione, almeno stando ai dati. Questo sistema lo vediamo anche oggi con molte nuove criptomonete che vengono lanciate continuamente sul mercato e che vengono presentate come molto promettenti. Di solito chi le promuove ne tiene in pancia un gran numero e in caso di esplosione del prezzo può chiudere le sue posizioni facendo grandi profitti.
Il pump and dump, lo schema Ponzi, la truffa Nigeriana e le vendite miracolose alla Wanna Marchi non moriranno mai perchè il desiderio di arrivare in alto in modo facile e veloce non abbandonerà mai l’uomo. Oggi stesso mi è toccato chiudere un fastidioso annuncio su Youtube di un ex gommista che promuoveva non so quale sistema per lavorare da casa con i piedi in piscina. Se continuano ad esserci è perchè il pisquano che compra certi prodotti c’è sempre, e temo ci sarà sempre.
Il mito dell’investimento in borsa entra sicuramente in questo filone, almeno quando parliamo della persona comune. È ovvio che un investitore istituzionale o un’azienda che deve consolidare il suo bilancio hanno un approccio semplicemente numerico e pragmatico al mercato. Ma quando parliamo di Gianluca, il programmatore 32enne che negli anni di lavoro dopo la laurea in informatica ha messo da parte 50mila euro vivendo a casa dei genitori, il sentirsi più furbo degli altri ha un peso considerevole perchè Gianluca, a differenza di Assicurazioni Generali, ha delle emozioni e delle debolezza dannatamente umane.
Gianluca si iscrive a finanzaonline.com, inizia a divorare libri sull’analisi tecnica, compra il Sole 24 Ore tutte le mattine e lo esibisce fiero in ufficio sulla scrivania. In pausa pranzo apre i primi conti online a costo zero e inizia a muovere i primi “capitali” sulle piattaforme. Tra una cosa e l’altra legge le storie avvincenti di Warren Buffet e di Carl Icahn. Le emozioni salgono. La voglia di sfondare Wall Street è molta. I soldi per iniziare ci sono. Il sogno di trasferirsi ai tropici e lavorare come “investitore indipendente” sembra arrivabile, secondo i suoi calcoli dovrebbe arrivarci a 40 anni, 28 anni prima della pensione!
Inizia la cotruzione del portafoglio. 40% a basso rischio. 30% a medio rischio. 30% ad alto rischio. Gianluca si sente di “rischiare” seduto alla scrivania. <<Magari diversifico e metto un 5% in Bitcoin, molti ci hanno fatto fortune, ma io mi accontento del 10% annuo>> dice fieramente.
ETF, S&P500, COMMODITY. Che gran casino! Ma Gianluca è un laureato con 110 e lode, e impara presto il gergo del piazzista. Ogni tanto esce in balcone e fa una telefonata. Ad alta voce i colleghi lo sentono dire:<<che fai tu? Vendi?>> Si guardano tra di loro spaesati. Gianluca sta parlando con Pacchia58, un baby boomer pensionato in anticipo e residente da qualche anno a Santo Domingo.
Poi di corsa a casa, e via su finanzaonline.com fino alle 22:00, ora di chiusura della borsa di New York. A fine anno Gianluca fa i conti e vede che ha fatto il 5.75%. Il suo capitale iniziale di 50,000 ora vale la bellezza di 52,875. L’anno successivo le cose vanno meglio e il nostro trader fa il 7% secco. Ora siamo a 56,576. Gianluca nel giro di due anni si accorge però che gli investimenti in borsa non cambieranno la sua vita a meno di non rischiare tutto in una neonata azienda hi-tech del Maryland gestita da un management di 20enni. Potrebbe essere la nuova Apple, come potrebbe essere una sola. Meglio non rischiare e andare long. Investire i soldi in azioni è semplicemente una buona alternativa al tenerli sotto al materasso e anche se dovesse fare il famoso 10% annuo non riuscirebbe a trasferirsi a Bali e vivere in una villa fronte mare, magari con una bella fighetta 18enne dagli occhi a mandorla che gli prepara l’espresso. Intanto sono già le 8:25, la mamma ha messo il caffelatte sul tavolo. Tocca scendere in cucina che alle nove si va in ufficio a finire il software che controlla gli accessi di un’azienda cliente da qualche tempo, è già il terzo software che la Maler srl, società informatica dove lavora Gianluca, confeziona per quell’azienda. E pensare che l’architettura di quei software è stata fatta quasi tutta da Gianluca, ormai il titolare dell’azienda Gustavo si limita a dare qualche dritta, è tutto appuntamenti, chiamate, clienti e BMW. Essì, perchè Gustavo è già il terzo BMW che cambia, mentre Gianluca è dai tempi dell’università che guida la sua Citroen C3, risparmiando per avere sempre più capitale e poter scalare finalmente la vetta di Wall Street.
> crede che abbia solo 50k da parte